Fendi e l'ultimo maestro siciliano del corallo: racconti e tesori di Platimiro Fiorenza

20.10.2020

Riconosciuto dall'Unesco "Tesoro Umano Vivente", con le sue opere famose in tutto il mondo, possiamo scrivere di Platimiro Fiorenza narrando la sua vita, tra ori e coralli nella bottega paterna dove già dall'età di 7 anni ha dato vita ad opere d'arte, da indossare o da ammirare.

E' l'ultimo "mastru curaddaru" che vive a Trapani, ed è qui che il marchio Fendi lo ha selezionato per il progetto "Hand in hand" che prevede la realizzazione di 20 Baguette, borsa simbolo della casa di moda, creata nel 1997 da Silvia Venturini Fendi.

Insieme alla figlia Rosadea, il maestro ha elaborato un bozzetto per la baguette che è una sintesi di corallo e argento nell'antica tecnica tipicamente trapanese del "retroincastro".

Acquisire la perizia e la cura, proprie di un'attività artigianal è frutto di un lento assorbire di suoni, silenzi, gesti ripetuti, più o meno evidenti, e di tempi che vanno scoperti solo con la tenacia. Platimiro Fiorenza, da questo punto di vista, è stato fortunato: suo padre era artigiano orafo e corallaio, così crebbe nella bottega di famiglia dove allo studio affiancò la pratica della lavorazione dell'oro,dell'argento, del corallo e delle pietre preziose. E man mano ampliò l'interesse verso altre attività artistiche come la pittura, la scultura, il restauro e la poesia.

Seguono una serie di esperienze e di partecipazioni a mostre in Italia e anche all'estero, occasioni per conoscere i principali esponenti della Cultura tra i quali l'artista Michele Canzonieri, Cassisa, Dino Valfrè, e  Ludovico Corrao, promotore della rinascita di Gibellina.
Tante sono le opere realizzate in questi anni, ma quella che rimane, ad oggi, la più imponente, è di certo la "Madonna di Trapani", alta 34 cm, in oro corallo e pietre preziose, commissionatagli dal Vescovato di Trapani e attualmente esposta ai Musei Vaticani. Sempre negli anni '90 realizza un'acquasantiera in oro, corallo e pietre preziose, commissionatagli dalla Provincia di Trapani; entrambe eseguite per Papa Giovanni Paolo II.
Celeberrimi poi, i suoi presepi realizzati in corallo, esposti in tantissime occasioni in giro per il mondo, e i suoi interventi sugli arredi in argento che arricchiscono le celebrazioni dei Misteri durante il periodo pasquale.
Dunque una vita dedita alla valorizzazione del bello offerto dalle materie prime e dalla creatività di una mente che ha definito l'Arte come la "millenaria meta dell'umano, Scienza di tutte le arti."


L'ultima tappa di questa perenne ricerca del bello è proprio la call lanciata da Fendi, rivolta ai più importanti artigiani a livello nazionale, che rientra in un altro progetto che quest'anno giunge anche in Sicilia, "ApritiModa", iniziativa nata nel 2017 che apre le porte dei luoghi del "bello" e del "ben fatto" con l'obiettivo di  far conoscere i laboratori, le produzioni artigianali di vari settori che ormai risiedono nelle mani di poche persone e che, in talune circostanze, sono attività che rischiano di svanire. 
Saranno in tutto 60 le botteghe che quest'anno si potranno visitare nel weekend del 24 e 25 ottobre, registrandosi sul sito della manifestazione.
Tra queste quella di Plamirio Fiorenza, a Trapani, che mostrerà il bozzetto, la baguette realizzata e anche il suo laboratorio, scrigno di preziosità tutto da scoprire, e quella della Marella Ferrera Museum & Fashion, a Catania, presente a Palazzo Biscari. 
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